Il piede è senza alcun dubbio un organo sensitivo del nostro corpo di fondamentale importanza, difatti fornisce al nostro cervello informazioni essenziali relative al corpo, quali postura, equilibrio ed eventuali oscillazioni. Accade molto spesso che sia proprio la postura dell’individuo la diretta spiegazione di patologie che interessano il piede.
In cosa consiste il piattismo
In un bambino, alla nascita, il piede è solitamente piatto e rimane tale finché non arriva ad assumere una posizione eretta e si comincia a camminare. Si arriva a un corretto allinearsi del piede tipicamente intorno ai 6-7 anni, solo raramente tale allineamento si riscontra più tardi.
In una condizione di normalità il piede dovrà presentare: una volta longitudinale mediale, e laterale, ed una volta trasversa anteriore. La mancanza o riduzione della volta longitudinale mediale, ovvero il cosiddetto piede piatto che presenta un arco plantare mediale più basso della norma o del tutto assente, è motivo per il paziente per ricorrere ad una visita presso uno specialista, dal momento che essi possono provocare ulteriori danni alle caviglie e alle ginocchia perché non consentono un corretto allineamento delle gambe.
Cause dei piedi piatti
I piedi piatti possono essere connessi tanto ad una condizione congenita quanto ad una condizione acquisita, per la presenza di fattori favorenti come obesità, diabete, invecchiamento.
Per individuare la giusta diagnosi e il corretto trattamento da mettere in atto è necessario effettuare gli esami opportuni per valutare la gravità della situazione: può essere sufficiente anche una terapia conservativa quando non si tratta di un caso grave, cioè se sono asintomatici e non portano alla manifestazione di alcun dolore; contrariamente occorre rivolgersi alla chirurgia per i casi più complessi.
Come curarli
Si ricorre ad interventi chirurgici per contrastare i piedi piatti, quando la terapia conservativa, cioè non chirurgica, non è stata efficace perché non ha condotto ai risultati sperati e alla eliminazione dei sintomi. L’operazione che verrà effettuata varierà a seconda di quali sono le alterazioni anatomiche che hanno causato tale patologia, pertanto ogni paziente dopo essere stato sottoposto ai dovuti esami, previsti prima di ogni operazione chirurgica, sarà trattato in modo diverso a seconda del suo caso.
Parliamo invece di terapia conservativa quando non è necessario il ricorso alla chirurgia ma si possono mettere in atto diversi tipi di trattamento. Fra questi abbiamo: esercizi di allungamento muscolare che interessano i muscoli connessi al tendine di Achille; seguono esercizi fisioterapici, allo scopo di ottenere un miglioramento nel modo di camminare del paziente; per i pazienti che presentano tale patologia per via dell’obesità viene pianificata una dieta per ridurre il peso corporeo; stop a tutte quelle attività che possono favorire il manifestarsi dei sintomi dolorosi, oltre all’assunzione di farmaci antidolorifici.
Plantari per piedi piatti
In aggiunta all’utilizzo di scarpe ortopediche, è possibile anche utilizzare dei plantari, che risultano particolarmente efficaci nel ridurre i sintomi legati ai piedi piatti. Essi hanno una conformazione caratteristica e sono modellati in base al piede del paziente; la loro struttura con arco plantare, che può essere rigido o semi rigido, consente di rendere la camminata di coloro che sono affetti da tale patologia molto più confortevole.
Il loro utilizzo regolare all’interno delle proprie scarpe contribuisce ad un miglioramento di equilibrio e postura, dal momento che la struttura con arco plantare fornisce le basi d’appoggio necessarie al piede. Inoltre, consente anche di non rovinare e deformare le scarpe indossate, dal momento che il plantare si occupa di mantenere il piede nella corretta posizione all’interno della scarpa. Fra le principali modalità di prevenzione dei piedi piatti abbiamo pertanto:
- evitare di arrivare ad una condizione di obesità e sovrappeso;
- indossare scarpe comode al fine di evitare posture errate.
