La tendinite da polso conosciuta anche come tendinopatia o tenosinovite da polso, è un’infiammazione che colpisce generalmente chi pratica alcune attività sportive come il tennis o il golf, chi usa molto e in maniera errata il mouse del computer, o chi suona strumenti musicali come il violino o il piano, ma anche tutti coloro i quali, mettono sotto sforzo la mano e il polso per l’utilizzo di mezzi meccanici durante il lavoro o per il sollevamento continuo di pesi eccessivi.
Cos’è la tendinite da polso
Il polso può essere soggetto a dolorose infiammazioni, talvolta anche con processi degenerativi, che interessano i tendini e la capsula protettiva che li contiene, chiamata guaina sinoviale. All’interno del polso trovano posto i tendini dei muscoli estensori e flessori che si riferiscono alle dita della mano. La tendinite quindi è l’infiammazione di uno o più tendini del polso, che si manifesta con un forte dolore accompagnato molto spesso da gonfiore, rigidità dell’area interessata dall’infiammazione e conseguente calore e arrossamento. C’è poi una particolare tendinite da polso che interessa in particolare i muscoli flessori e tensori del pollice, chiamata sindrome di De Quervain; questa tendinite arriva perfino a impedire i movimenti di presa della mano, a causa del forte dolore che provoca.
Rimedi per curare la tendinite da polso
La prima cosa da fare in caso di comparsa di tendinite da polso a qualsiasi stadio, è quella di posizionare una borsa di ghiaccio sulla parte del polso che presenta il dolore. Il ghiaccio, andrà posizionato almeno per 4 / 5 volte al giorno per una durata non inferiore ai 15 / 20 minuti, il suo forte potere antinfiammatorio aiuterà a lenire il dolore. L’assoluto riposo dell’arto è il secondo dei passi importanti da compiere, eliminare infatti ogni tipo di sovraccarico all’articolazione aiuterà il processo di guarigione dall’infiammazione.
L’assunzione per bocca, di una buona e mirata terapia di antinfiammatori, potrà essere un passo consigliato dal medico. I FANS, sono infatti i primi rimedi farmacologici ai quali normalmente si ricorre. Solo nel caso che questi non dessero risultati sperati, si può ipotizzare la prescrizione di corticosteroidi, sicuramente efficaci ma con diverse contro indicazioni.
Solo nel caso in cui l’infiammazione non dovesse subire variazioni tese al miglioramento, nonostante l’attivazione dei vari rimedi, si dovrà pensare ad intervenire chirurgicamente per ristabilire la salute dei tendini.
Il tutore
Qualsiasi sia la terapia che verrà prescritta e le indicazioni mediche da seguire, l’utilizzo del tutore per il polso è assolutamente consigliato. Supporterà il paziente nella messa a riposo del polso e conseguentemente dell’intero arto, agevolando di fatto il lavoro degli antinfiammatori. La funzione più importante del tutore è quella di comprimere nella giusta misura la mano e la zona del polso, per evitare che nello svolgimento delle normali azioni, si possano provocare ulteriori traumi. Il tutore risulta essere comodo da indossare e soprattutto leggero, normalmente regolabile con chiusure in velcro, composta da materiali anallergici, atossici e ovviamente super traspiranti. Ovviamente ogni patologia, così come ogni mano avrà il tutore specifico, sia esso rigido o morbido.
