L’esame baropodometrico per esaminare postura e disturbi ortopedici

esame baropodometrico

Chi ha problemi posturali e soffre di dolori alle ginocchia, al bacino, alla colonna vertebrale o cervicale si può sottoporre all’esame baropodometrico.

Che cos’è l’esame baropodometrico

L’esame baropodometrico è un test estremamente utile per avere una panoramica completa in riferimento alla postura generale ed, in particolar modo, in relazione all’appoggio del piede. Da questo esame, si ottengono informazioni assai rilevanti a fronte di una postura scorretta. Nello specifico, la baropodometria è quella disciplina specifica che si occupa di esaminare la pressione esercitata dal piede in fase di appoggio con il chiaro intento di sottolineare eventuali anomalie.

In cosa consiste l’esame baropodometrico

L’esame baropodometrico non è altro che un’analisi assolutamente indolore che vale la pena fare per avere una panoramica chiara su dove risulta scaricato il peso corporeo in relazione alla pianta del piede. Grazie agli appositi sensori, diventa fattibile essere aggiornati circa possibili problemi del passo. Infine, alle pedane di ultima generazione va dato il merito di poter valutare anomalie di sovraccarico, perché sono in grado di elaborare informazioni in modo estremamente dettagliato anche in pieno movimento. Ecco perché a sottoporsi a questo test non sono solo coloro che hanno problemi di natura muscolo-scheletrica o coloro che sono intenzionati a migliorare la propria postura, ma anche sportivi desiderosi di migliorare le proprie prestazioni che, in parte, passano da corrette abitudini posturali. Analizzare i numeri ed i grafici dei movimenti, consente a chi pratica sport a livello agonistico di capire dove occorre lavorare per migliorare i propri gesti atletici. Lo stesso dicasi per i bambini: in questo caso, si dimostra assai utile correggere sin dalla fase iniziali abitudini scorrette a livello posturale.

Il test viene condotto in due modalità: dapprima in modo statico e poi in maniera dinamica. Nella modalità statica, il test viene realizzato, facendo salire il paziente a piedi nudi su una pedana: questa ha il compito principale di analizzare le modalità di appoggio del piede e mettendo in evidenza tutti i vari punti di carico. Con il suddetto controllo si va a monitorare il baricentro del corpo, oltre all’appoggio plantare. Successivamente, il carico viene spostato sull’avampiede ed in seguito sul tallone, per verificare la presenza di possibili ed insoliti sovraccarichi.
Terminata la fase statica, si passa quella dinamica: il paziente inizia a camminare sulla pedana con l’intento prioritario di valutare la distribuzione dei carichi in movimento. Vengono fornite informazioni dettagliate circa i tempi di carico e la percentuale di appoggio su avampiede e retropiede quando si è in movimento. Sono comprese nel test dinamico anche la supinazione e pronazione.

Come mai l’esame baropodometrico risulta fondamentale?

Trattasi sostanzialmente di uno step preliminare che viene effettuato, prima di valutare se è il caso o meno di optare per un plantare su misura. Ma non è tutto, visto che con questo esame diventa fattibile valutare i progressi posturali del diretto interessato in ottica di breve, medio e lungo periodo.
In definitiva, se ci sono disturbi di natura ortopedica che coinvolgono anche il sistema muscolo-scheletrico, l’esame baropodometrico li rileva senza ombra di dubbio. Situazioni come la postura scorretta, il piede cavo, il piede piatto, oltre a disfunzioni vascolari, diabete, problematiche ortodontiche e fastidi di tipo otorinolaringoiatrico possono essere previste, perché grazie al test in questione gli addetti ai lavori possono effettuare non solo valutazioni funzionali del piede, ma anche a livello anatomico. Risultato? Le conclusioni sulla biomeccanica posturale sono ben definite, proprio perché si hanno informazioni estremamente accurate su eventuali patologie del piede.

L’utilità dell’esame baropodometrico viene fuori anche a ridosso e appena successivamente ad un’operazione chirurgica, al fine di tenere sotto osservazione gli effetti connessi sui distretti corporei aventi a che fare con i piedi. Lo stesso dicasi, perciò, anche nel corso della riabilitazione.

 

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